La meditazione su una Mishna

Rav Avraham Sutton, traduzione da Shaarei Kedusha, 4a sezione

La meditazione su una Mishna
Dagli insegnamenti di Rabbi Chaim Vital

Meditate da soli in casa, avvolti in un tallit (scialle di preghiera ebraico). Sedetevi [senza incrociare le gambe e le braccia] e chiudete gli occhi e trascendete il fisico, come se la vostra anima avesse lasciato il corpo e stesse salendo in cielo. Dopo questo disvestimento – ascensione, recitate una mishna, qualsiasi mishna desideriate, molte volte consecutivamente, il più rapidamente possibile, con una pronuncia chiara, senza saltare una parola. Concentratevi attentamente nel legare la vostra anima a quella del saggio che ha insegnato questa mishna. La vostra anima diventerà un carro, merkavah in ebraico.

A tale scopo, focalizzatevi sulla vostra bocca come un semplice contenitore-canale per estrarre le lettere delle parole di questa mishna, e che la voce che emerge attraverso il recipiente della vostra bocca è [colma delle] scintille della vostra anima interiore, che emergono e recitano questa mishna. In questo modo, la vostra anima diventerà un veicolo, merkavah, nel quale l’anima del saggio che è l’insegnante di questa mishna può manifestarsi. La sua anima si rivestirà nella vostra anima.

A un certo punto del processo di recitazione delle parole della mishna, potreste sentirvi sopraffatti dalla stanchezza. Se siete meritevoli, l’anima di questo saggio potrà venire a risiedere nella vostra bocca. Questo avverrà nel bel mezzo della vostra recitazione della mishna. Mentre recitate, comincerà a parlare con la vostra bocca e vi augurerà shalom. Poi risponderà a ogni domanda che vorrete chiedergli. Lo farà con, e attraverso, la vostra bocca. Le vostre orecchie ascolteranno le sue parole, perché non sarete voi a parlare. Piuttosto, egli parlerà attraverso di voi. Questo è il mistero del versetto: “Lo spirito di Dio mi ha parlato, e la Sua parola era sulle mie labbra”. (II Samuele 23:2)

(Le massime dei padri, Pirke Avot, sono mishnaiot. Il nostro consiglio è di cominciare con queste, anche in italiano, anche se è preferibile in ebraico)
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