Rosh Hashanah 5775: 25-26 settembre 2014
L’usanza di mangiare cibi dolci, melograni e mele
A Rosh haShana, che non è solo il capodanno ebraico, ma quello di tutta l’umanità perché è il giorno in cui furono creati Adamo ed Eva, il padre e la madre di tutta l’umanità, vi è una consuetudine di non mangiare cibi amari o aciduli, per simboleggiare le nostre speranze per un anno dolce e gradevole. Il Talmud insegna che “Simana Milta Hi”, gli atti simbolici hanno un significato. Gli usi riguardo ai cibi mangiati a Rosh Hashanah (ad esempio melograni, datteri, mele, fichi, zucca) come simboli delle nostre preghiere per il nuovo anno, sono molto significativi ed efficaci.
La pratica comune è di mangiare un melograno a Rosh Hashanah, perchè i suoi semi abbondanti simboleggiano le nostre speranze di arrivare davanti a Dio con abbondanti zechuyot (meriti): infatti a Rosh ha Shana il mondo viene anche giudicato e viene deciso chi sarà iscritto nel Libro della Vita per il prossimo anno e chi invece no. È interessante notare che il Ben Ish Hai (Rav Yosef Haim di Baghdad, 1833-1909) scrive che a Rosh Hashanah si dovrebbe mangiare in particolare un melograno dolce, e enfatizza questo punto molte volte. I melograni di oggi purtroppo hanno un sapore amaro pungente per cui si usa intingere il melograno nello zucchero, per diminuire un po’ la sua asprezza. Infatti il Ben Ish Hai usava intingere la mela nello zucchero e non nel miele a Rosh Hashanah e probabilmente questa usanza è basata sull’insegnamento cabalistico.
Va osservato che il significato simbolico della mela a Rosh Hashanah, si estende oltre il semplice fatto di essere un alimento dolce. Lo Zohar si riferisce al Gan Eden (Giardino dell’Eden, Paradiso) chiamandolo “Hakal Tapuhin Kadishin” – “Il frutteto delle mele sante”. Le mele mangiate a Rosh Hashanah simboleggiano quindi non soltanto la dolcezza, ma anche il Gan Eden, che è certamente un segno di buon auspicio riguardo a come inizieremo il nuovo anno. Inoltre, la mela ha un aspetto, un profumo e un gusto gradevoli. È piacevole e divertente in ogni modo, ed è il simbolo delle nostre speranze che il nuovo anno ci porti gioia e successo in tutti i settori della vita. Inoltre, il Ben Ish Hai ha spiegato il significato di quest’usanza, sulla base dell’insegnamento cabalistico.
Durante il periodo da Nissan (Marzo-Aprile) fino Tishri (Settembre-Ottobre), siamo sotto l’influenza della Sefirah (“emanazione”) di Malchut, la Sefira più bassa che riceve tutta la sua luce dalle altre Sefirot superiori. Una volta arrivati a Tishri, ci spostiamo nella Sefirah di Tiferet, la più alta delle 7 Sefirot inferiori, che “trasmette” shefa, luce, alle Sefirot inferiori. La Sefirah di Tiferet è quella del patriarca Giacobbe-Israel, che rappresenta la Torah, e che ha trasmesso il potere della Torà alle generazioni successive. Tiferet è anche associata con l’attributo di “Emet” (verità): a Rosh Hashanah siamo sottoposti al giudizio, che si basa sull’attributo della verità assoluta di Dio. La mela, scrive il Ben Ish Hai, è associata alla Sefirah di Tiferet, e quindi è per questo che la mangiamo a Rosh Hashanah, che segna il punto di passaggio dalla Sefirah di Malchut alla Sefirah di Tiferet.
SHANÁ TOVÁ UMETUKÁ – UN NUOVO ANNO BUONO E DOLCE PER TUTTI