Come una pietra rotolante – Like a rolling stone
Rav Lazer Brody
Mick Jagger e una famosa rivista musicale americana hanno reso popolare l’espressione “Rolling Stone – Pietra rotolante”. Ma vi siete mai fermati un momento a pensare cosa significa veramente una pietra che rotola?
Camminiamo per strada, vediamo una pietra bianca e tondeggiante, e subito ci viene voglia di prenderla a calci. La pietra rotola in avanti di qualche metro e noi subito riprendiamo a prenderla a calci. Dopo la terza o quarta volta la dimenticheremo, sino a rquando qualcun altro ricomincerà con i suoi calci. Questa è la vita di una pietra che rotola: essere presa a calci da tutti, da un posto all’altro.
Tra qualche giorno si celebrerà la festività ebraica di Shavuot, ovvero la ricezione della Torah al monte Sinai, avvenuta 3.323 anni fa, il 6 di Sivan 2448. I nostri saggi dicono che dovremmo rinnovare la nostra accettazione della Torah ogni anno. Come mai? La Torah non è meglio di una patente di guida, da doversi rinnovare di anno in anno? E perché a Shavuot leggiamo il libro di Ruth?
Re Davide ci fornisce la risposta a tutte queste domande, come vedremo tra poco, con l’aiuto benevolo di Dio. Re Davide è l’archetipo della pietra che rotola, tutti lo prendevano a calci e lo disprezzavano, eccetto Dio, naturalmente. Il padre di Re David pensava che suo figlio fosse illegittimo.
Il povero piccolo David era disprezzato da suo padre e dai suoi fratelli, come un mamzer, un figlio illegittimo. All’età di tre anni lo mandarono nel deserto a fare il pastore, sperando che una bestia selvaggia lo divorasse. Queste sono le circostanze in cui David bambino trionfò nei suoi scontri con un orso e un leone. King David “rotolò” da uno scontro all’altro, si erse e prevalse su Golia, suo suocero Saul fece di tutto per ucciderlo. I figli e i collaboratori più stretti di David si ribellarono e tramarono contro di lui. Egli aveva nemici esteriori e nemici interiori, alcuni dei maggiori studiosi del suo tempo, Doeg e Shimi ben Gera, lo definirono nei modi peggiori.
Re Davide definì se stesso una pietra che rotola. Nei Salmi scrive: “La pietra che i costruttori hanno disprezzato è diventata la pietra angolare.” Sapeva di essere disprezzato
terribilmente, eppure, il re Davide, la “pietra disprezzata” divenne la pietra angolare del giudaismo, il re unto d’Israele, il prescelto da Dio, e l’avo del Messia, possa egli venire presto, Amen.
E’ difficile immaginare un giovane più svantaggiato di David, eppure, anche se gli altri lo trattarono come una pietra che rotola, lui si rifiutò di lasciarsi sprofondare nella depressione, nella disperazione o nell’autocommiserazione. Egli aprì il suo cuore a Dio e le sue preghiere personali – Il libro dei Salmi – è il più grande best-seller nella storia del mondo. Svantaggiato o no, Re David dedicò la sua vita intera a servire Dio, studiando e insegnando la Torah. Se il re Davide scelse di dimorare costantemente in una casa di studio invece di sdraiarsi sul lettino di un psico-analista, chiunque altro può farlo.
Se il re Davide fosse oggi un ragazzo che frequenta la yeshiva, nessuno nel cosiddetto mondo Frum (ad eccezione di un convertito o di un Baal teshuvà) gli darebbe in sposa sua figlia. La bisnonna di re Davide era Ruth, una convertita di Moab. Ruth era la nipote di Eglon, re di Moab, che era il nipote del malvagio Balak, partner e socio di Bilaam nelle sue attività criminose. Così, in aggiunta agli altri problemi del retroterra di Re David, anche il suo lignaggio fece storcere il naso a quelli di sangue blu. Questo non impedì a Re David di ascendere costantemente la scala della santità e del servizio divino ogni istante della sua vita.
Siamo in grado ora di rispondere alle domande iniziali. La scopo della festività di Shavuot è di dimostrare che ognuno di noi ha la sua parte di Torah, indipendentemente dal suo status sociale. Nessuno ebbe una vita più difficile di re Davide: se lui accettò la Torah dedicando ad essa la sua vita, tutti possiamo farlo. Inoltre, dato il nostro sforzo per una crescita spirituale costante, è importante rinnovare la nostra accettazione della Torah ogni anno. Un vero servo di Dio riceve la Torah a un livello più alto ogni anno. La Torah è paragonata all’acqua fresca e una persona orientata verso la Torah fluisce come un fiume, in maniera opposta alle acque ristagnanti.
Leggiamo il libro di Ruth a Shavuot per mostrare che l’ebraismo non è un’aristocrazia: tutti, specialmente i convertiti all’ebraismo e i Baalei Teshuvà, hanno la loro porzione nella Torah. Alcuni dei più grandi studiosi della nostra storia furono dei convertiti all’ebraismo e Baalei Teshuvà, come il profeta Ovadia, Shmaya e Avtalion, Rabbi Akiva, Resh Laqìsh, e molti altri. I Moabiti erano un popolo maledetto, ma questo non fermò Ruth nel suo desiderio di attaccarsi alla santità.
Non c’è da meravigliarsi che Shavuot – il 6 di Sivan – sia anche lo yahrtzeit, l’anniversario della dipartita di Re David da questa terra fisica. Possa la sua memoria santa essere di un credito per noi tutti.
Grazie a Rav Lazer Brody http://www.lazerbrody.typepad.com/