Igiene spirituale
Rav Lazer Brody
Il codice della legge ebraica – lo Shulchan Aruch – è come un iceberg: gli statuti che ci insegnano la condotta giusta in ogni aspetto della nostra vita sono soltanto una semplice manifestazione di profonde cause ed effetti spirituali che trascendono lo spazio, il tempo e la materia. Ciò che vedete è soltanto una piccola parte dei benefici spirituali che ricevete.
Nel periodo tra Rosh HaShana e Yom Kippur – chiamato i “Dieci Giorni del Pentimento” possiamo compiere meraviglie per mitigare la punizione severa, è un tempo propizio per la preghiera e la crescita personale e spirituale. Il Rebbe di Melitz shlita’a mi ha detto che tutto ciò che Hashem si aspetta da noi è di essere un pochino meglio di ieri.
Se fino ad oggi non avete dato molta importanza a lavarvi ritualmente le mani quale primo atto del mattino, allora avete una grande opportunità di compiere questa facile mitzvà che potrebbe letteralmente salvarvi la vita.
La legge ebraica impone che il mattino, appena svegli, bisogna lavarsi le mani, versando acqua da una grande tazza, tre volte alternativamente su ciascuna mano. La ragione apparente per il lavaggio delle mani e che quando inavvertitamente ci tocchiamo, o graffiamo, parti impure del corpo durante la note, le mani vanno pulite prima di recitare il nome di Dio. Spiritualmente tuttavia, la spiegazione è più profonda, come segue brevemente.
Quando si dorme la notte, la nostra anima lascia il corpo entrando nei reami spirituali celesti. Un corpo senz’anima equivale alla morte, anche se le forze vitali di base continuano a funzionare. Quando l’anima abbandona il corpo, come nel caso di un defunto, il corpo è reso ritualmente impuro. Le forze del male della “Sitra Achra”, o il lato oscuro, controllano facilmente chi è impuro ritualmente e spiritualmente. Per questo motivo molti – specialmente i chassidim – mettono un recipiente per contenere l’acqua versata sulle mani da una tazza con un litro d’acqua, di fianco a letto, così da potersi lavare immediatamente le mani al mattino prima ancora di muovere un passo, ripulendosi così dall’impurità spirituale come prima opportunità del mattino. Perché le mani? L’impurità spirituale si concentra specialmente sulla punta delle dita, nel punto in cui l’anima lascia il corpo.
Chi ha in sé impurità spirituale fa fatica a credere a Dio o a capire la Torah, perché l’impurità rituale fa da barriera all’illuminazione divina, impedendo alla luce divina di raggiungere l’anima. Soltanto la luce divina può nutrire l’anima. Pertanto un’anima denutrita è facilmente vinta dagli impulsi animali del corpo. Nel momento in cui regna il corpo, la persona diventa schiava delle sue inclinazioni più basse, e questa è una notizia cattiva sia in questo sia nel prossimo mondo. Potete studiare la Cabalà giorno e notte, ma se non vi lavate le mani al mattino, siete spiritualmente nel fango
Se già non lo fate, iniziate a lavarvi le mani ogni mattina e nel giro di una settimana percepirete un netto cambiamento dentro voi, Lazerbeam garantito!
Grazie a Rav Lazer Brody http://www.lazerbrody.typepad.com/